Introduzione
Quando si studiano tutti i tentativi fatti per semplificare e schematizzare i procedimenti diagnostici e terapeutici, cercando di inquadrare gli esseri umani per grandi categorie, in base a gruppi di caratteristiche comuni costanti, non si può negare una certa somiglianza con il lavoro fatto per suddividere i regni vegetali e animali per generi e specie. Operazione in questo secondo caso lecita, che ha permesso all’intelligenza dell’uomo di districarsi nell’enorme e molteplice varietà delle manifestazioni vitali. Meno scontata di quanto possa sembrare nel caso degli esseri umani, prova ne è il numero notevole di termini che si contraddistinguono per la loro imprecisione.In primo luogo perchè si confonde spesso il momento statico e quello dinamico del nostro esistere, in secondo luogo perchè questa confusione ha generato classificazioni ibride con termini che non conducono a nessun chiarimento.In una piccola ricerca sono stati selezionati su testi vari e sul Vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli, alcuni di questi termini, cercando di capire le specifiche differenze: a) BIOTIPO. Termine che agli inizi della genetica indicò un raggruppamento di individui geneticamente omogenei, di rango inferiore alla specie; nella genetica contemporanea si usa il termine “linea pura”.In medicina, ha lo stesso significato di “tipo costituzionale”, cioè il quadro dei caratteri e degli aspetti tipici di un individuo sul piano sia fisiologico che mentale. b) BIOTIPOLOGIA. Lo stesso che biotipo, con particolare riferimento alle caratteristiche macroscopiche. c) CARATTERE. Per la religione: segno indelebile impresso nell’anima per virtù dei tre sacramenti del battesimo, cresima e ordine, secondo la teologia cattolica.In antropologia è il complesso delle caratteristiche peculiari, delle note specifiche individuali che contraddistinguono un individuo o un gruppo.In biologia: c. qualitativo, particolarità del fenotipo che nella popolazione varia in maniera discontinua (per es. pigmentazione normale o albinismo nell’uomo); c. quantitativo, particolarità del fenotipo che nella popolazione varia in maniera continua (per es. la statura nell’uomo). In psicologia, l’insieme delle disposizioni psichiche proprie di un individuo e dei suoi tipici modi di reagire e di comportarsi. Etimologicamente deriva dal latino character, greco kharaktér “impronta” “cesello”. d) COMPORTAMENTO. Modo di condursi dell’individuo rispetto all’ambiente in cui si trova e alle persone con cui è a contatto; contegno, condotta.In etologia e in psicologia, il complesso coerente di atteggiamenti che il soggetto assume in reazione a determinati stimoli, o l’attività globale di un soggetto considerata nelle sue manifestazioni oggettive. -etim- Derivato di comportare. e) COSTITUZIONE.In medicina, il complesso delle caratteristiche somatiche, funzionali e psichiche proprie di ogni individuo; -etim- Dal latino constitutio -onis, derivato di constituere “costituire”. f) DIATESI. Predisposizione costituzionale, in genere ereditaria, a presentare determinati tipi di manifestazioni morbose: d. linfatica. -etim- Dal greco diáthesis “disposizione”. g) FISIOGNOMICA. Tentativo di classificazione degli esseri umani per somiglianze e differenze fisiche con esseri del mondo animale e vegetale, con i quali si riteneva potersi condividere anche qualità animiche. Risale ad Aristotele e fu particolarmente in auge nel Medioevo. h) METATIPO.L’insieme finale dei vari fattori costituzionali di un individuo, ovvero dei vari “prototipi”. i) MORFOTIPO. Classificazione degli individui secondo le specifiche caratteristiche morfologiche. l) PROTOTIPO. Sarebbero i Tipi puri, raramente riscontrabili, la combinazione dei quali darebbe luogo ai metatipi. m) TIPOLOGIA. Ogni studio che proceda a una classificazione per tipi, sulla base di un’indagine statistica, particolarmente lo studio del tipo umano nell’antropologia e in medicina costituzionalistica n) TEMPERAMENTO. Elemento del carattere di un individuo, da ascrivere alle disposizioni più segrete della sua personalità, spesso determinante della sua volontà e del suo modo di agire. Il complesso di qualità fisiche e spirituali caratteristiche di un individuo, ricollegato dalla medicina ippocratica alla mescolanza in diverse proporzioni di quattro umori fondamentali dell’organismo: sangue, pituita (o flemma), bile e atrabile. La statica e la dinamica Io credo che eliminando molti di questi termini, che sono ripetizioni di altri, va fatta una distinzione fondamentale tra gli elementi che indicano il modo “strutturale”, vale a dire statico, che non cambia nel corso della vita (es. l’altezza, il colore della pelle, la conformazione delle mani, ecc.) in cui siamo costruiti, e quelli che invece indicano il modo “dinamico” in cui funzioniamo. Questo per renderci conto se veramente siamo completamente condizionati dal modo in cui siamo fatti, o se, nonostante ciò, ci rimane un margine di libertà che è solo nostro, in un muoverci nel mondo che dipende solo da noi e non dai nostri ormoni, o dalla nostra sensibilità al freddo, o dalla nostra irritabilità o collericità.Non si può negare l’esistenza di un elemento statico, fisso, non deciso da noi. E’ vero, siamo sottomessi alle ferree leggi della biologia, e soprattutto della genetica, che fisicamente ci costruiscono e ci condizionano perfino nel modo di pensare e di rapportarci al mondo. Ed è un modo moderno per dire quello che dicevano i grandi mistici, che parlavano di un essere inchiodati alla terra.E questo non è sapere moderno. Come non ricordare il mito di Prometeo, incatenato da Giove alla pietra, con un’aquila che ogni giorno gli divorava il fegato, un fegato che ogni notte ricresceva a perpetuare il vincolo?La costituzione individuale, perciò, è ciò che ci viene donato dai nostri avi, è la modalità con la quale è stata costruita la nostra macchina, e non può essere mai patologia, altrimenti il genere umano sarebbe estinto.A parte i “difetti di fabbrica”, in verità pochi, perchè nella catena di montaggio genetica il pezzo difettoso viene brutalmente scartato, l’unica differenza, se vogliamo, “costituzionale” fra gli individui, è la velocità e la resistenza intrinseca della macchina. Ma la direzione di marcia non è scritta da nessuna parte! Ciò che possiamo farne di questo corpo, di questa mente (che fa parte della macchina, il modo di pensare è infatti un meccanismo scritto fin dal codice genetico), questo dipende solo da una parte di noi che raramente riesce ad essere coscientemente alla guida di questo strumento meraviglioso e sofisticato. Una parte di noi che è fuori della morsa e potrebbe respirare la dimensione della libertà. Ma questo ci porterebbe in un altro ambito di discorsi. Quello che invece si rileva costantemente in clinica è l’incongruenza tra ciò che il paziente potrebbe essere o diventare e ciò che invece mostra di sè con la deformazione della patologia, vale a dire con i suoi disturbi caratteriali, con le anomalie di comportamento, con i danni organici causati da abitudini malsane di vita, ecc.In pratica mostra quella che è la suapersona in quel momento, significando che la persona non è l’Essere, è l’apparenza, tanto che in latino persona significa “maschera”, nel senso di attore che recita una finzione. Nel nostro caso la finzione della propria vita. Del resto, nel linguaggio teatrale non si parla tutt’ora di personaggi? Il medico e il terapista Shiatsu deve cercare di distinguere nel paziente quella che è la maschera, cioè ciò che il paziente stesso vuole sembrare o crede di sembrare, e ciò che invece realmente è.Ma non è facile, poichè non è più una valutazione statica e bisogna poter fare la sintesi di tutto, anche degli elementi costituzionali.Nel Nei King, il libro caro a tutti i cultori della Medicina Orientale, si sottolinea fino all’ultima pagina il delicato equilibrio esistente fra le componenti di un essere umano: l’aspetto stupefacente per quell’epoca è che già allora concepivano l’Entità umana vitale come un tutto unico in cui coesistono armoniosamente l’elemento fisico, quello funzionale e quello mentale.Del resto, chi ha letto il magnifico studio sullo sviluppo psicologico del bambino elaborato dal Dott. Mussat, saprà che ci muoviamo nella stessa direzione.L’elemento statico, vale a dire la “costituzione” comprende l'insieme dei segni che, trasmessi dai genitori, per via genetica, sono specifici dell'individuo e ne caratterizzano la conformazione e la reattività biologica e anche psicologica. In Medicina, poichè lo scopo che si persegue è quello di curare le patologie, o meglio ancora prevenirle, questi segni possono essere inquadrati in tipologie e possono consentirci di dedurre e trattare i fattori di rischio e di vulnerabilità di quel particolare individuo. Così facendo, si affronteranno di volta in volta anche le caratteristiche “dinamiche”, i comportamenti e i modi di rapportarsi all’ambiente e alle altre persone. Il tutto in Medicina Orientale è sintetizzato in quadri che includono i segni morfologici, i comportamenti fisici, intellettivi o psicologici. I fatti osservabili vengono poi collegati e correlati con gli elementi che permettono la definizione della legge fondamentale, detta dei "CINQUE MOVIMENTI": LEGNO - FUOCO - TERRA - METALLO - ACQUA, e che concorrono alla definizione della tipologia corrispondente.Le costituzioni che saranno presentate ora in questa successione sono quelle che consentono un inquadramento prevalente collegato con l'elemento di riferimento; ovviamente nella realtà questo non è sempre possibile e facilmente si riscontrano costituzioni cosiddette MISTE, in cui oltre ai segni collegabili con l'elemento specifico si osservano segni morfologici o comportamenti relativi ad un altro elemento: solo di rado i segni osservabili possono essere inquadrati addirittura in tre elementi diversi. In questo caso è comunque opportuno considerare non solo il numero di organi interessati ed appartenenti ad una particolare costituzione, ma anche l'intensità dei sintomi osservati.
Dal punto di vista della fisiologia e della fisiopatologia umana, l’attività sportiva professionale o amatoriale non può essere equiparata semplicisticamente ad una attivitàmuscolare tipica di tutti i lavori manuali...
1. LA COSTITUZIONE "EPATICA"
Statica| Sono soggetti caratterizzati da statura variabile, ma prevalentemente con spalle larghe ed una muscolatura in genere buona ed armoniosa. Possono essere anche degli sportivi. Il colorito è piuttosto pallido. Gli occhi sono grandi, a volte un po' sporgenti, sempre belli ed espressivi (Gli occhi sono l’orifizio del Fegato). Hanno un tono muscolare che si presta molto a fenomeni di contrattura, soprattutto nella regione del collo e delle spalle. Per la loro suscettibilità neurovegetativa, sono soggetti ansiosi o collerici, a seconda che siano costituzionalmente anergici o iperergici. I loro punti deboli, a livello strutturale, sono le articolazioni, i muscoli e i tendini (immaginare la ramificazione di un albero), mentre le ossa in quanto tali sono dipendenti in misura maggiore dalla funzione renale. Questo, per esempio, vuol dire che nei dolori osteo-articolari il soggetto fegato sarà interessato soprattutto per quanto riguarda i tendini (frequenti le tendiniti, anche in considerazione di un tono muscolare molto accentuato), frequenti le mialgie, gli strappi muscolari, ecc.Il loro sistema epato-biliare, più che nelle altre tipologie, è facilmente il bersaglio di disordini alimentari o di eccessi tossinici: hanno spesso bocca amara al mattino, periodi di stitichezza o di diarrea (per l’alterato tono muscolare della parete intestinale). Dinamica| soggetti "Fegato" sono spesso stanchi già dal mattino, presentano difficoltà ad alzarsi e ad iniziare la giornata, anche se a volte si svegliano molto presto spontaneamente. La sera, invece, tendono ad essere nottambuli.Sono volubili, incostanti, con memoria piuttosto labile. Sono di solito ottimisti, ma ansiosi, nervosi, agitati, instabili ed a volte addirittura aggressivi e collerici (le sue collere di norma rimangono dentro, ma se si esteriorizzano sono subitanee, anarchiche, venate di cattiveria). Hanno una certa difficoltà ad esteriorizzare, da cui deriva una tendenza all'inibizione.Presentano una debolezza del Fegato e della Cistifellea. I disturbi digestivi possono essere collegati a litiasi biliare, stitichezza, emorroidi.Sono soggetti a reazioni di ipersensibilità, allergie agli alimenti, alle punture di insetti, al sole, ai pollini, ai farmaci, e le reazioni possono essere di vario genere, dall'orticaria, all'eczema, all'asma, congiuntivite, ecc.Possono lamentare emicranie, mal di testa, crisi di tachicardia, ipertensione o ipotensione con senso di svenimento o debolezza, claustrofobia, paura della folla, degli spazi vuoti, vertigini. Spasmofilia.Soffrono di dolori articolari acuti e spesso fugaci, che si spostano in varie articolazioni. Temono il freddo, ma non sono freddolosi.Amano la primavera, ma in questa stagione si sentono male per i loro problemi. Temono il vento che li innervosisce e determina cefalee.Sono attratti dai sapori acidi o aspri: aceto, limone (verso cui possono però avere all'opposto avversione, preferendo il salato), e in modo particolare dal cioccolato fondente. Prediligono i colori, verde, blu, turchese.Il Bambino "Fegato" è in genere turbolento, nervoso, talvolta è timido e rosicchia le unghie. E' affetto da intolleranze agli alimenti come le uova, il cioccolato ed all'esposizione al sole. E' soggetto a crisi di acetone, miopia precoce e crisi allergiche ad alcuni alimenti (fragole). La mano “fegato”Non è tanto la morfologia generale che caratterizza la mano “legno”, perchè non è particolarmente lunga, corta, larga o spessa, ma è nodosa e soprattutto alla faccia palmare si caratterizza per l’abbondanza delle strie, presenti in abbondanza anche sul lato palmare delle dita.Sul lato dorsale l’aspetto è quello di una mano dura, con poca carne, per cui dà l’impressione di una mano nodosa.Molto spesso questa falsa magrezza contrasta con uno stato più o meno continuo di iperidrosi, delle mani e spesso dei piedi che si accentua nei coinvolgimenti emotivi ed è più frequente nelle giovani donne.L’unghia è ben proporzionata, bombata, ma nei soggetti epatici la caratteristica principale è l’unghia “rosicchiata”.Le mani sono solide, magre, presentano nodosità all'altezza delle articolazioni falangee. A livello del palmo e delle dita si osservano numerose strie fini, a volte poche e profonde, o rugose. Tuttavia più sono numerose e più è facile che si tratti della costituzione legno. Le unghie sono ben impiantate e proporzionate, rettangolari: possono essere in ogni caso sia molto solide che fragili; i soggetti nervosi tendono poi a rosicchiarle.
2. LA COSTITUZIONE CUORE
Statica| Soggetti Cuore morfologicamente non presentano caratteristiche peculiari, se si esclude un viso colorito, roseo, e dei pomelli prominenti spesso rossi per timidezza o per pletora di sangue al viso. In modo particolare possono andare soggetti a disturbi cardio-vascolari, problemi ipertensivi ed ipotensivi; disturbi del sistema simpatico, con spasmi intestinali, allo stomaco, al cuore, disturbi circolatori venosi (varici, emorroidi) o arteriosi (arteriti, angina pectoris, arteriosclerosi).A volte soffrono di cefalee diffuse, di formicolii al cuoio capelluto o agli arti, di spasmofilia, di colite spastica, di disturbi metabolici nell'eliminazione di colesterolo, dell'urea e dell'acido urico. Dinamica| Soggetti Cuore presentano spesso stanchezze improvvise e che coinvolgono tutto l'organismo; per questo vanno facilmente in depressione. Fisiologicamente dormono poche ore per notte.L'intelligenza è buona, normale, ma a volte difetta la capacità di concentrazione. Sono iperattivi mentali, a volte anche logorroici.Sostanzialmente si tratta di soggetti ipersensibili, che nascondono la propria emotività. Sono piuttosto autoritari o al contrario timidi, senza fiducia nelle proprie capacità.Le donne si riconoscono per la quantità di gioielli, di monili dai colori vivaci, stravagnati, brillanti, che indossano.Hanno sempre caldo, temono l'estate ed il caldo, ma detestano il freddo.I Bambini "Cuore" sono ipersensibili, iperemotivi. Possono essere agitati, turbolenti, disobbedienti, bugiardi, difficili da educare; oppure al contrario, timidi, chiusi in se stessi, di umore variabile. Si ammalano raramente, ma se hanno la febbre è piuttosto elevata e possono avere convulsioni o crisi epilettiche. La mano cuore è generalmente lunga, con dita sottili e agili, molto mobili, eleganti, con notevole possibilità di divaricazione. E’ infatti una mano che si apre a ventaglio, come i raggi del sole e nei soggetti fuoco contribuisce notevolmente alla espressività generale molto marcata.Molto caratteristica e indicativa quando presente, è una tipica lassità del quinto metacarpo sulla prima falange.La mano si presenta allungata, fine, raffinata; le dita affusolate, più lunghe del palmo, agili, piene di vita, vengono a volte incessantemente agitate.L’unghia è lunga, diritta, elegante, perchè è a forma d’arco alla sua base ed è la più bombata dei cinque tipi di unghie, carattere evidente anche quando è tenuta corta. Ma se cresce in lunghezza, assume una forma ovale delicata e appuntita.
3. LA COSTITUZIONE PANCREATICA
Statica| Sono soggetti brevilinei, tarchiati, in genere ben messi, con notevole sottocutaneo e connettivo, a volte obesi. Il viso si presenta rotondo, ben colorito, (in qualche caso anche pallido e giallastro), d'apparenza tranquillo, con occhi brillanti con aspetto rassicurante, narici larghe, bocca e labbra carnose; può esservi doppio mento.I soggetti pancreatici hanno una debolezza congenita della milza, del pancreas, dello stomaco e tessuti corrispondenti, della carne, delle articolazioni, del collagene, del metabolismo dell'acqua, delle terminazioni nervose.Per l'eccessiva tendenza a mangiar bene e troppo, tendono alle gastralgie, gastriti, ulcere, pancreatiti, ernie iatali, diabete, obesità, celluliti, coliti (con diarrea e/o stipsi), disturbi digestivi in genere. Ma anche broncopatie, asma, disturbi cardio-vascolari, disturbi dell'ovulazione, delle mestruazioni, frigidità nella donna, calvizie, eiaculazione precoce, prostatiti nell'uomo, ipotiroidismo, eczemi, psoriasi, cataratta. ipersecrezione salivare. Dinamica| soggetti pancreatici sono di solito di costituzione piuttosto solida. Pur essendo pigri, lenti, negligenti, sono resistenti agli sforzi. Si sentono stanchi e spossati soprattutto quando hanno lo stomaco vuoto e quindi non riescono a concentrarsi. Tendono allora a cercare qualcosa di dolce. Hanno un'andatura lenta, molle e sopportano male il calore. Temono molto l'umidità. Il caldo li fa sudare, prevalentemente in testa, e fa loro venire sonno, soprattutto dopo un buon pasto.Sono degli spensierati, filosofi che prendono la vita con ottimismo, sono dolci, concilianti, pacifici. Sono portati al confronto delle idee, ma presentano una grande difficoltà di adattamento; tendono a distrarsi, e dimenticano. A volte però alternano questo tipo di umore con la melanconia, il pessimismo. La loro capacità a non lasciarsi prendere dalle cose ha una contropartita che li porta a gettarsi sull'alimentazione. Tendono per questo alla bulimia e a riempirsi preferibilmente di zuccheri e di formaggi. Non amano fare dello sport.I bambini "pancreatici" sono piuttosto paffuti, a volte francamente obesi nel periodo prepuberale, poi tendono spontaneamente a diminuire l'eccesso di peso. Sono allegri, spensierati, facili da allevare. Sono dormiglioni, golosi, ingordi di latticini e dolciumi e lamentano facili mal di pancia e frequenti singhiozzi. Soffrono di enuresi, adenoidi e problemi respiratori, anche se non particolarmente frequenti. Sono facilmente attaccati dai virus, specie quello parotitico che poi residua con stanchezze prolungate. E' facilmente soggetto a parassitosi intestinale e infestazioni di funghi (mughetto, micosi intestinale e cutanea). Può essere miope, ipermetrope, astigmatico ed essere affetto da strabismo divergente. A volte può presentare criptorchidismo o amenorree. La mano pancreatica è una mano caratteristicamente corta, con palmo che tende alla forma di un quadrato e le dita corte. Altra sua caratteristica è quella di essere spessa e paffuta. Quindi carnosa, tanto che le poche pliche palmari tendono ad accavallarsi. Anche il taglio della mano è spesso, a forma di pera, quindi larga alla sua base. Naturalmente anche l’unghia della mano terra è corta, con forma triangolare in senso prossimale.E’ una classica unghiapiatta, con margine ungueale spesso, e quelle classiche pellicine che il soggetto si mangia con i denti.La mano è grossa, larga, paffuta, corta, a spatola, tozza. Il palmo ha forma quadrata, con i quattro lati uguali. Le dita sono corte e grasse, a salsicciotto. Le unghie sono corte, quadrate, e la carne ha aspetto bombato che ricade sui tre bordi.
4. LA COSTITUZIONE POLMONARE
Statica| soggetti polmonari si presentano piuttosto longilinei, con cifosi dorsale che conferisce loro un atteggiamento arcuato. Sono a volte decisamente magri con spalle piuttosto strette. Il colorito è chiaro, lattescente o al contrario scuro, opaco, la pelle è diafana, lo sguardo assente. Il naso è forte e lungo. i capelli a volte biondi, fini, i peli radi.Hanno una debolezza naturale del polmone, dell'intestino crasso e dei meridiani corrispondenti. Quindi le loro aree di vulnerabilità sono l'apparato respiratorio e digestivo, con raffreddamenti facili alla minima esposizione ad una corrente d'aria, bronchiti, laringiti, influenze, sinusiti, riniti croniche. Nei casi meno favorevoli asma, bronchiti croniche, enfisema. Sintomi digestivi come colite cronica, colibacillosi, intolleranze digestive, emorroidi croniche e procidenti.Il polmonare ha però anche debolezza del sistema linfatico e della pelle, pertanto può presentare: adeniti, acne, eczemi, psoriasi, micosi.La tiroide pigra spiega in parte la loro freddolosità, la lentezza nell'azione. Per la lassità dei legamenti sono soggetti a lussazioni e distorsioni. Sono anche esposti a tendiniti, epicondiliti, periartriti scapolo-omerali, reumatismi progressivi, deformanti. Tendono alle carie dentarie multiple. Dinamica| soggetti polmonari si stancano facilmente e mancano di tono. La sera sono distrutti, per questo cercano di fare economia delle loro forze, agendo, parlando, camminando e mangiando con lentezza. Organizzano frequenti periodi di riposo e di vacanza. Economo è la parola chiave del loro carattere, sia materialmente che fisicamente; sono soggetti che si alzano presto al mattino e si coricano presto la sera.Anche intellettivamente, presentano lentezza di ideazione, mancanza di concentrazione, disattenzione. Si scoraggiano subito. Psicologicamente sono calmi, portati più alla riflessione che all'azione. Hanno una marcata tendenza a ripiegare su se stessi, dando l'immagine di un essere triste, chiuso, poco incline a ridere, e cadono nel pessimismo. E' questo l'umore della loro stagione, l'autunno, simbolo dell'età matura della vita, della riflessione e del rimpianto per le cose passate. Sono conservatori, hanno difficoltà a cambiare, legati come sono alla routine che scandisce il loro tempo. Evidenziano per questo un tocco di meticolosità, a volte una certa ossessività.Questa tristezza che domina nel loro carattere, è quasi connaturata al loro essere e tende a farne dei personaggi astiosi e taciturni. In realtà si può dire che questi soggetti hanno una tale sensibilità agli stimoli esterni, su un terreno portato all'inattività, che si costruiscono delle immagini e delle idee del mondo reale che gli permettono di sottrarvisi, perchè non possiedono altro modo di difendersi dalla loro ipersensibilità.Sono ordinati, organizzati, onesti, rispettosi dell'ordine stabilito e della legge: sono molto sensibili all'ingiustizia che può spingerli all'intolleranza. Dotati di una innata capacità decisionale, attirano spesso gli altri a sè. Possono essere tenaci, cocciuti, irriducibili, ma anche all'opposto generosi senza limiti e dotati di una facoltà di comprensione totale. Sono calmi e tranquilli.Il Bambino "polmonare" si distingue per la sua magrezza, pallore, mancanza di appetito. Soffre di rinofaringiti, bronchiti, laringiti, tracheiti a ripetizione, otiti purulente che portano poi all'asportazione delle adenoidi. Facilmente prende morbillo e pertosse in modo molto violento. E' predisposto alla prima infezione tubercolare, all'asma cronico ed all'eczema costituzionale.Può soffrire di stipsi ed intolleranza al latte e presentare criptorchidismo o amenorrea alla pubertà, dove è alto il rischio di presentare acne ed a volte, per i suoi conflitti con l'esterno, anoressia mentale.Per la lassità dei legamenti e la rapida crescita è esposto al rischio di scoliosi.Sono bambini un pò brontoloni, ma buoni e ragionevoli con risultati scolastici inizialmente mediocri per la lentezza e la distrazione. Vanno a letto volentieri presto la sera. La mano polmonare E’ lunga, con piano palmare molto scavato. Anche le dita sono lunghe, ma a differenza della mano cuore, lo sono meno rispetto al palmo. Le dita non sono molto sottili nè molto diritte, soprattutto il mignolo e il medio, che tendono verso l’alluce. Con l’età le deformazioni si accentuano, ricordando anche la tendenza della tipologia polmone verso l’artrite reumatoide e le classiche dita a bacchetta di tamburo in diverse patologie polmonari.Caratteristica molto frequente è la presenza di almeno tre strie sulla faccia palmare delle articolazioni interfalangee. Il colorito è talvolta violaceo per la scarsa resistenza al freddo che provoca facilmente geloni o acrocianosi.L’unghia polmonare è lunga e piuttosto rettangolare, con angoli che tendono ai 90 gradi. Negli anziani si caratterizza per le strie a volte numerose, grosse e spesse che la solcano nel senso della lunghezza. A volte possono essere corte e bombate, il che può far pensare ad un ippocratismo digitale, ma costituzionale e non legato a patologie specificheLa mano è lunga e fine, a forma di pera ovale, affusolata. Le dita sono lunghe, ma non troppo sottili e non sono dritte; non hanno troppa facilità nell'allargarsi, ma possono slogarsi all'indietro. Le unghie sono lunghe, piuttosto rettangolari, con striature longitudinali. La pelle è secca e rugosa.
5. LA COSTITUZIONE RENALE
Statica| Sono di norma soggetti longilinei che, se ipersurrenalici, hanno tendenza a camminare dritti, a testa alta, con colonna vertebrale rigida; se iposurrenalici tendono a camminare curvi con testa e sguardo bassi. I lineamenti del viso sono spigolosi e sporgenti con tratti vivi, anche se a volte con un colorito grigio o biancastro, soprattutto intorno agli occhi che sono cerchiati e gonfi. Il naso può essere a becco d'aquila.I soggetti renali presentano un debolezza costituzionale a livello del Rene e delle ghiandole surrenali, delle gonadi, della vescica.Questo li porta a lamentarsi sempre dei loro reni, anche in mancanza di patologie urinarie specifiche. In ogni caso sono più soggetti a cistiti infettive, con difficoltà ad eliminare l'urea, e conseguente albuminuria, edemi mattutini e calcolosi renale o vescicale, più spesso di natura ossalica che urica (soggetti fegato).Le prolungate attività sedentarie o gli sforzi li portano poi ai dolori lombari, presenti in modo particolare nei soggeti femminili durante il flusso mestruale. Le insufficienze surrenaliche portano invece all'ipotensione, alle astenie e ad eventuali problemi ormonali.Il collegamento del sistema renale con le ossa, il midollo osseo e il midollo spinale (sistema nervoso centrale), il cervello, le meningi, spiegano le altre possibili patologie. Ecco allora il possibile rachitismo nell'infanzia, i reumatismi articolari acuti o cronici evolutivi (poliartrite, spondilite anchilosante, osteoporosi), ma anche osteomieliti, meningiti, malattie linfatiche e degeneratrici dei tessuti, facili infezioni batteriche e virali, dalla banale acne, ai foruncoli, alle infezioni herpetiche ecc.La contrapposizione tra il Rene ed il Pancreas nella Legge dei cinque movimenti permette di spiegare il diabete magro insulino-dipendente. La legge madre-figlio spiega poi gli itteri dopo forti paure o spaventi.L'umore naturale di questi soggetti li porta poi ad uno stato melanconico-depressivo con cui dovranno lottare tutta la vita. Dinamica| Il tipo renale non è di solito di costituzione robusta, è freddoloso e spesso malato. La sua vitalità scarseggia e domina una stanchezza cronica con spossatezza che non recede mai. Al contrario l'ipersurrenalico (Vescica) è molto solido.Si scoraggia facilmente e manifesta spesso disgusto per la vita e disinteresse per ogni attività. Tende per questo a volte ad isolarsi, amando chiudersi nella sua intimità. E' un sentimentale inibito. Se si dubita di lui si blocca facilmente, essendo timido e vulnerabile.Sono soggetti calmi nella forma in deficit, parlano poco, hanno tendenza al segreto che non è dovuto all'eccesso di pudore, ma alla scarsa tendenza alla comunicazione, in quanto ama nascondere e nascondersi. Non fa capire facilmente cosa ha dentro. Veste in modo sobrio. E' sempre timoroso per cui non ama presentarsi in pubblico, ma non è un vigliacco e cerca di lottare con astuzia. Si lamenta di tutto, a volte è capriccioso. Ama molto la musica. E' un idealista che però si analizza continuamente e conosce bene le sue debolezze. E' continuamente indeciso, anche pauroso, benchè non lo ammetterebbe mai. E' tuttavia capace di prendere decisioni risolute, soprattutto quando si mette in movimento e passa dal deficit all’eccesso.Preferisce i cibi salati più che i dolci, presentando comunque un tropismo nettamente positivo o negativo verso il sale e per il colore nero. Il Bambino "renale" tende a distinguersi, come quello polmonare, per la magrezza, ed è tuttavia più vulnerabile a livello della sfera ORL (Orecchio-Naso-Gola), accusando banali angine recidivanti per tutto l'anno, che spesso portano alla tonsillectomia. Spesso sono aggravate da otiti purulente. Costituzionalmente sono in ogni caso predisposti al reumatismo articolare acuto (R.A.A.). Può presentare ritardi puberali e malattie di pelle, particolarmente foruncoli, impetigine.Sono bambini molto freddolosi, gracili, soggetti ad infezioni. Caratterialmente ipersensibili, chiusi, tristi, con occhi cerchiati. Spesso sono infelici, vittime di traumi affettivi. La mano renale si presenta a spatola, corta, tozza, di consistenza molle, come in presenza di edema. Le dita sono corte, grassoccie, la pelle dà un'impressione di morbidezza e all'altezza delle articolazioni falangee sul dorso ha un colore scuro. Le unghie sono corte, piatte, a forma di trapezio, con base piccola in basso. Non sono robuste e tendono a ripiegarsi verso il polpastrello.Nella forma generale può somigliare alla mano pancreatica, ma la pelle non è soda come quest’ultima, è molle e rilasciata. Questa mollezza è visibile anche sul lato dorsale delle dita, che sembrano quasi infiltrate, edematose, fredde.Particolare è l’ultima falange delle dita, quella delle unghie, che è piatta, con pelle quasi avvizzita e sciupata, che tende verso il colore scuro.Anche i margini ungueali sono piatti, con unghia corta, di forma trapezoidale, con la base piccola diretta in senso prossimale. Il colore è particolarmente bianco, è fragile, molle e di solito viene tenuta corta perchè si rompe con facilità. E’ molto piatta, la meno bombata dei cinque tipi di unghie. Unghia e ultima falange, nell’insieme somigliano ad una scialuppa con la punta rialzata.