Per il medico agopuntore la pelle costituisce la prima barriera da attraversare per intervenire sull'equilibrio energetico del paziente. Tuttavia, l'intervento profondo può intervenire efficacemente anche nelle stesse malattie cutanee, se si tiene presente che la malattia riguarda sempre la totalità dell'individuo e mai una singola parte avulsa dal contesto globale dell'organismo psico-fisico.